Il ragazzo era rimasto vittima di un grave incidente a Bonaldo di Zimella, durante il nubifragio del 23 luglio. Aveva trascorso la serata con gli amici. Quando è arrivato il temporale, ha deciso di rientrare con la sua moto ed ha percorso lentamente la strada verso casa. All’altezza di Bonaldo, un albero è caduto, centrando il posteriore della moto, il ragazzo ha sbandato ed è caduto, rotolando sotto alle fronde che avevano invaso la carreggiata. Sebbene fosse stordito, si è rialzato ed è uscito dall’intrico di rami. In quel momento però arrivava un’auto che l’ha investito, schiacciandogli un braccio e il torace.
Zimella, il giorno dopo l’incidente: si vedono i lavori in corso per mettere in sicurezza gli alberi, uno era crollato in strada.
L’intervento impossibile per altri
Gli operatori che hanno soccorso il 16enne, sebbene all’esterno non si notasse nulla, hanno ipotizzato che potesse avere un’emorragia interna e hanno deciso di fare una sosta all’ospedale di San Bonifacio per sottoporlo ad una trasfusione prima di raggiungere Borgo Trento. È stata una decisione che gli ha salvato la vita perché il polmone danneggiato aveva causato un versamento molto importante di sangue e lui non sarebbe riuscito ad arrivare vivo a Verona. All’ospedale di Borgo Trento, tuttavia, i problemi non sono finiti; operato d’urgenza, è andato in arresto cardiaco, fortunatamente ripreso con successo dai medici della Chirurgia vascolare.
La ripresa
«I medici non si sbilanciavano, ci dicevano che da un momento all’altro la situazione avrebbe potuto precipitare», ricorda la madre.
La famiglia ha vissuto quei giorni come fossero sospesi, terrorizzati all’idea che squillasse il telefono e l’ospedale annunciasse delle complicazioni.
Invece il ragazzo ha lottato come un leone. Giorno dopo giorno, sebbene avesse un polmone operato, una gamba ingessata e un braccio bloccato da un tutore, ha afferrato la vita con tutta la forza che aveva. Lo scorso 4 agosto è stato trasferito in Chirurgia vascolare monitorata, mentre l’8 agosto è stato spostato in reparto.
Di nuovo a casa
Il 16enne, è di nuovo a casa dalla sera del 16 agosto e ha già iniziato la riabilitazione polmonare.
Per la ripresa della mobilità degli arti dovrà aspettare i controlli fissati per il 31 agosto. Il ragazzo intanto torna a pensare anche alla scuola.
A fare il tifo per lui, per una rapida ripresa, i suoi amici con continui messaggi di incoraggiamento al cellulare.
La strada certo è ancora lunga, ma la giovane età e la voglia di combattere saranno sicuramente le armi migliori per tornare a godersi la vita.
Fonte giornale L’Arena