Tre giorni di interventi con esperti da tutto il mondo. Gli oncologi italiani chiedono di dare priorità alla diagnosi precoce. Il fumo resta il primo imputato
Più di 40mila nuovi casi ogni anno in Italia, quasi tutti gravi, e in crescita anche a causa dell’aumento dei consumi di sigarette dopo il Covid. La 44esima conferenza internazionale sulla prevenzione dei tumori ai polmoni è stata un’occasione per mettere a confronto il modus operandi dei diversi paesi, con interventi a distanza di esperti dall’Asia e dal continente americano. Un evento che per la seconda volta si svolge in Italia e che per tre giorni ha animato l’aula magna dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona a Borgo Roma.
Video intervista TGRAI
Medici da tutto il mondo riuniti per tre giorni a Verona. Al Policlinico il 44° congresso internazionale sullo screening e la prevenzione precoce del tumore al polmone.
Necessaria la prevenzione
Tutti d’accordo: la diagnosi precoce deve diventare una politica sanitaria, come lo sono già il sistema di screening per il tumore del seno e del colon. Nel confronto con altri Paesi: bene inglesi, sempre meglio in Germania e Svizzera, l’Italia si deve attrezzare.
Fonte: Nicola Accardo